Stress
Etimologicamente “serrato”, “compresso”, il termine è stato utilizzato per la prima volta negli anni Trenta da un fisiologo per indicare una risposta difensiva dell’organismo rispetto alle pressioni ambientali: quando stimoli esterni alterano l’equilibrio interno si osserva una attivazione dell’organismo (ghiandole endocrine in primis) finalizzata a ripristinarne la funzionalità normale. Storicamente lo step successivo fu il riconoscere che la risposta di stress dell’organismo può essere causata da stimoli di natura psicologica.
Due facce della stessa medaglia
Oggi il termine stress viene spesso usato con un doppio significato…
… rapporto tra mondo interno e stimolazioni esterne
Stress per indicare tutte quelle situazioni capaci di alterare l’equilibrio psicologico di una persona. Lo stress in questa accezione è dunque un fenomeno strettamente connesso al rapporto tra il mondo interiore dell’uomo e le stimolazioni ricevute dall’esterno. Tali stimolazioni possono sollecitare risposte psico-fisiologiche: talune sono utili, sane e naturali, altre possono generare situazioni disfunzionali. In questo secondo caso ne risente l’adattamento e possono comparire vissuti di ansia, depressione e problematiche psico-somatiche.
Cosa fare?
Nel caso di eventi stressanti specifici (ad esempio la separazione o perdite a vari livelli) un percorso psicologico può essere estremamente utile per cercare di analizzarne le cause, le motivazioni e le aspettative che si sono venute a creare rispetto ad una determinata situazione e conseguentemente gestirle.
… stile di vita
Stress per indicare la vita caotica e frenetica di cui quotidianamente si è protagonisti.
Cosa fare?
Anche per quanto riguardo il secondo aspetto, vale a dire il vissuto di stress come stile di vita dai tratti veloci, un percorso psicoterapeutico può essere utile ed importante per riuscire a ritagliarsi spazi personali dove coltivare meglio anche le proprie necessità interne e le proprie risorse.