Morbo di Alzheimer: dal punto di vista del caregiver
Il Morbo di Alzheimer, come altre forme di demenza ed altre condizioni organiche e psichiche, incide sull’intero sistema familiare.Nei giorni scorsi abbiamo focalizzato la nostra attenzione sugli interventi indirizzati al paziente, oggi ci concentreremo sul caregiver.
Il caregiving è un’attività lodevole, spesso inevitabile, indubbiamente difficile e destabilizzante per colui/colei che si ritrova in questo ruolo. È difficile fare un discorso univoco poiché molto differenti sono le forme di cure che vengono prestate. Il vissuto e lo stile di vita del caregiver è condizionato dalle esigenze della persona con demenza che è chiamato ad assistere e dalle modalità con cui l’assistito si interfaccia con lui.
Conseguenze del caregiving
…da un punto di vista fisico
I vissuti più comunemente riportati dai caregiver sono rabbia, stanchezza, senso di colpa (per il timore di non essere adeguato al compito) o percezione di una propria supposta e percepita inutilità.
La tensione del caregiver finisce per manifestarsi anche sul piano fisico (già provato dalle incombenze pratiche) ed è quindi più facile trovare in questi soggetti problemi gastrici, mal di testa, dolori e tutta una serie di disfunzione immunitarie oltre che problematiche che spesso derivano anche dal non avere tempo e risorse per poter curare se stessi. L’assenza di spazi dedicati al proprio benessere può essere deleteria, e comportamenti alimentari e abitudini che sono sfogo (come alcool e fumo) portano nel lungo termine ad effetti negativi.
…da un punto di vista psicologico
Sono i sintomi depressivi e i problemi di ansia il vissuto più diffuso nel caregiving. L’entità di queste reazioni emotive dipende dall’età del caregiver (minore è l’età minore è l’intensità), dal suo status socioeconomico (maggiori risorse garantiscono la possibilità di delegare e quindi si accompagnano ad una minore intensità) e dalla capacità di recuperare ed utilizzare informazioni in merito alle funzioni e agli oneri del prendersi cura di…
Come aiutare un caregiver?
Quello del caregiving è un mondo sommerso costruito di persone che necessitano di un supporto psicologico e di una vera e propria presa in carico a differenti livelli.
È importante aiutarli a mettersi nella condizione di pensare e realizzare ciò che è possibile, aiutarli a
– rilassarsi anche con tecniche specifiche;
– cambiare prospettiva rispetto alla situazione …
* prefiggersi obiettivi realistici alla luce della situazione;
*cambiare punto di vista ricercando in ogni giornata eventi che abbiano una qualche bellezza e condividerli;
– cambiare prospettiva rispetto a se stessi …
* riconoscere il proprio valore ed i propri meriti;
* rivalutare il proprio stile cognitivo;
* gratificarsi per il sostegno fornito.