Incubi in età evolutiva: come prevenire ed intervenire?
Il sonno REM ricorre 4 o 5 volte durante la notte e le sessioni dei sogni ricadono in esso.
Gli incubi
Molti sogni non vengono ricordati, altri, per la loro carica emotiva, spaventano abbastanza da provocare il risveglio … ci troviamo quindi a parlare di incubi.
Bambini ed incubi
Gli incubi iniziano a fare la loro comparsa quando il bambino ha circa tre anni e sono molto comuni tra i tre e gli otto anni, periodo nel quale il bambino è dotato di una fervida fantasia.
Durante l’incubo il bambino può gridare, piangere, chiamare aiuto, l’incubo può spaventare al punto da rimanere impresso nella mente durante il giorno e da alimentare la paura per la notte successiva.
Un incubo può presentarsi occasionalmente o ripetersi. La ripetizione degli incubi notturni può rappresentare una risposta a situazioni di stress o a situazioni contingenti ansiogene. In età evolutiva possono costituire situazioni potenzialmente fonte di ansia cambiamenti nelle routine, di residenza, la nascita di un fratellino, l’inizio della scuola o la perdita di un affetto in famiglia. Alcune volte un incubo può essere semplicemente la risposta ad un film dal contenuto spaventoso, con scene violente o comunque non adatte alla sensibilità di un bambino piccolo.
Come interagire con un bambino che ha fatto un incubo?
Fondamentale è la rassicurazione … bisogna spiegargli che il sogno non ha nulla a che vedere con la realtà, bisogna spiegargli che i mostri e le creature fantastiche che popolano i suoi sogni non esistono.
È utile parlare del sogno e capire cosa lo ha originato ma è opportuno rimandare il confronto al giorno successivo quando la carica emotiva si è estinta.
È possibile prevenire la comparsa degli incubi?
Ci sono alcuni accorgimenti cui prestare attenzione …
-Ridurre situazioni di stress quotidiane;
-Evitare la televisione o il racconto di storie che possono alimentare vissuti di paura nelle ore che precedono il sonno;
-Tenere accesa la luce durante la notte;
-Parlare dell’incubo il giorno dopo facilitando l’esplicitazione delle emozioni provate.