Dipendenza affettiva: quando una relazione porta a rinunciare alla propria identità
Una sana relazione d’amore è fondata sulla libertà e sul rispetto dell’individualità dei due partner.
Un rapporto soddisfacente è un rapporto paritario, dove il sentimento è reciproco e si ha un equilibrio tra il dare e il ricevere.
Quando mancano queste basi, un rapporto affettivo può diventare una fonte di grande sofferenza, può diventare una vera e propria dipendenza che assorbe tutte le energie, che può portare a perdere di vista i propri bisogni ed interessi e rinunciare alla propria identità per identificarsi con la persona amata. In questi casi non si può più parlare di amore, ma siamo di fronte ad un disturbo psicologico, la dipendenza affettiva.
Ricerche sembrerebbero suggerire che la dipendenza affettiva è una problematica che interessa soprattutto le donne.
Cosa può esserci alla base di una dipendenza affettiva?
Alla base del troppo amore c’è spesso un trauma infantile che può avere differenti connotazioni. Ricostruendo la storia di vita è possibile trovare tracce di abusi, maltrattamenti, trascuratezza.
Immagine di sé e vissuto emotiva
Peculiare è l’immagine di sé che sviluppa una persona con dipendenza affettiva:
si riscontra una bassa autostima, una percezione di sé come non all’altezza e una convinzione di non poter essere amati per quello che si è da qui la necessità di guadagnarsi l’amore ed il rispetto diventando speciali ed indispensabili per il proprio partner.
Peculiare è il vissuto emotivo di una persona con dipendenza affettiva:
si riscontra una paura di fondo che in realtà preclude la reale possibilità e capacità di amare: paura di restare da soli, di non essere degni di amore, di essere ignorati ed abbandonati.
Come può essere di aiuto lo psicologo?
Per uscire da queste forme di dipendenza spesso è necessaria una psicoterapia che mira a ricostituire autostima ed acquisire maggiore fiducia in sé stessi. Il percorso terapeutico è indispensabile per aiutare la persona dipendente a riscoprire la propria volontà e la capacità di concepirsi come un individuo autonomo. Solo il lasciarsi alle spalle la paura di restare soli ed il timore di non essere degni di affetto rende un individuo capace di porsi in una relazione in maniera libera e non pregiudicata dal bisogno dell’altro.