Sclerosi multipla: implicazioni psicologiche. Dolore, sofferenza ma anche arricchimento personale
Quando si parla di Sclerosi Multipla (SM) non è possibile prescindere dalla sua influenza sulla vita emotiva, psicologica e sociale delle persone interessate e, in modo indiretto, delle persone che stanno loro vicino.
Aspetti psicologici della sclerosi multipla
Solo di rado le lesioni tipiche della SM sono direttamente responsabili dei disturbi psicologici.
Nella maggior parte dei casi questi disturbi derivano dalle reazioni soggettive alla diagnosi, dalla capacità di adattamento alla malattia, dalla risposta alle possibili modificazioni nello stile di vita e nelle relazioni con gli altri, dalla personalità, dalla propria storia, dall’ambiente in cui si vive, dal sostegno della famiglia.
Elaborare un cambiamento di queste proporzioni richiede tempo e l’attivazione di un processo psichico specifico che permette di trovare nuove forme di adattamento.
Disturbi complessi ed articolati…
Tra le possibili conseguenze emotive della SM figurano disturbi complessi e articolati che esigono interventi specifici e professionali per essere risolti.
Depressione
Diversi studi suggeriscono che la presenza della SM accresce la probabilità di sviluppare una depressione: 1) il tasso aumenta fino a toccare punte del 50% rispetto alla popolazione generale; 2) maggiore rischio di depressione rispetto alle persone con altre malattie croniche.
L’accertamento di un disturbo depressivo in una persona con SM richiede però particolare attenzione, poiché alcune manifestazioni della SM, come la fatica o i disturbi cognitivi, possono essere confuse o intensificare la sintomatologia di natura depressiva.
Disturbi d’ansia
Le persone con SM possono soffrire di disturbi d’ansia. La presenza di sintomi ansiosi dipende da una molteplicità di fattori 1) fase della malattia: sono più frequenti nelle fasi iniziali quando l’incertezza sull’evoluzione è maggiore; 2) numero di ricadute e tipologia di sintomi.
Frequente è il Disturbo post-traumatico da stress che si connota per facile irritabilità, collera, difficoltà di concentrazione, continuo stato di apprensione ed episodi in cui l’evento traumatico viene rivissuto.
In entrambi i casi è necessario intervenire in modo tempestivo. L’approccio più efficace comprende sia la prescrizione di farmaci antidepressivi, sia l’approccio psicoterapeutico (cognitivo-comportamentale in primis).
Non solo sofferenze e difficoltà…
Quando si parla di impatto psicologico della SM solitamente ci si focalizza su sofferenze e difficoltà. Molte persone riportano invece arricchimento del proprio stile di vita e di pensiero a seguito del processo di elaborazione della diagnosi. Persone con SM riportano dopo la diagnosi crescita personale, rinforzo di relazioni interpersonali, modificazioni nelle priorità e negli obiettivi.
Quando chiedere aiuto?
La valutazione del momento in cui è utile chiedere un supporto a un professionista è molto soggettiva. Ogni forzatura in questo senso rischia di essere controproducente: il lavoro psicologico si basa infatti su due premesse fondamentali ossia la scelta volontaria e la motivazione al trattamento.
Il lavoro che una persona con SM può fare insieme con uno psicologo non ha come presupposto una sofferenza psichica grave. Un percorso psicologico è utile anche per affrontare momenti in cui le difficoltà e la sofferenza sono troppo intense per riuscire a risolverle da soli e si ha bisogno di un aiuto per essere nuovamente in grado di affrontare la situazione attuale