Depressione: contro i luoghi comuni
Il caso del pilota Lubitz ha portato prepotentemente ad accendere i riflettori su uno dei disturbi psichici più diffusi: la Depressione. Il caso è stato oggetto di analisi, dibattiti e riflessioni da parte dei mass media. Questa attenzione mediatica forzata può avere però risvolti negativi. Come recita il seguente articolo “Associazioni e psichiatri denunciano l’indebita assimilazione tra persone che soffrono di depressione e coloro che commettono gravi atti criminali. Il caso del pilota Lubitz insegna: una diagnosi fatta dai giornali, che rischia di danneggiare chi lotta veramente contro questa malattia”
Facciamo quindi un po’ di chiarezza…cosa intendiamo per Depressione?
La Depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso. Ne soffrono circa 15 persone su 100. Può colpire chiunque a qualunque età, ma è più frequente tra i 25 e i 44 anni di età ed è due volte più comune nelle donne adolescenti e adulte.
Quali sono i sintomi principali e più comuni? I sintomi principali sono l’umore depresso e/o la perdita di piacere e interesse per quasi tutte le attività che prima interessavano e davano piacere. Molto frequentemente si presentano stanchezza, affaticamento, mancanza di energie e demotivazione. Oltre a questi sintomi, la persona depressa può soffrire di un aumento o una diminuzione significative dell’appetito e quindi del peso corporeo senza essere a dieta; può presentare rallentamento o agitazione motorie e disturbi del sonno (dorme di più o di meno o si sveglia spesso durante la notte o non riesce ad addormentarsi o si sveglia precocemente); può non riuscire a concentrarsi, mantenere l’attenzione e prendere decisioni. Il sintomo soggettivo prevalente è la sensazione di essere inutile, negativo o continuamente colpevole che può arrivare all’odio verso di sé; spesso sono presenti pensieri di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio. I sintomi depressivi sono pervasivi: sono presenti tutti i giorni per quasi tutto il giorno per almeno 15 giorni. È raro che una persona manifesti contemporaneamente tutti i suddetti sintomi, emergono quindi peculiari quadri e combinazioni di essi.
Il disturbo depressivo ha inevitabilmente ripercussioni sulla qualità della vita e sul funzionamento globale della persona: incide sull’attività lavorativa e scolastica e sulla vita relazionale e sociale.
Quali sono le cause della depressione? Come per altri disturbi psichiatrici mancano indicazioni univoche e precise. Si fa solitamente ricorso a modelli di tipo bio-psico-sociali ricercando quindi fattori causali nella persona e nel contesto all’interno del quale la sua vita si snoda. Ci sono persone con una maggiore predisposizione genetica verso i Disturbi dell’umore ed esperienze che possono renderci maggiormente vulnerabili a sviluppare questo quadro clinico. Questi due livelli interagiscono tra loro.
Come si manifestano i sintomi? Gli episodi depressivi sono “innescati” da un evento scatenante. Può trattarsi essere un evento stressante o una tensione che turba la nostra vita e che viene letta ed interpretata soggettivamente come in termini di perdita. Può essere un evento negativo di perdita (per esempio un lutto, la fine di una relazione, la perdita del lavoro…), un evento positivo valutato però dalla persona come perdita (ne sono esempi la nascita di un figlio che “toglie libertà”, la laurea in cui si perde lo status di studente…) o la mancanza di eventi positivi per i quali ci si è impegnati tanto (come per esempio una promozione mancata).
Come diagnosticare un quadro depressivo?
È importante integrare una valutazione fisica ed una psicologica ad opera di professionisti.
La valutazione fisica ha l’obiettivo di escludere la presenza di malattie che possono indurre sintomi depressivi. Uno degli accertamenti solitamente consigliati è un esame della funzionalità tiroidea: ipotiroidismo si accompagna a sintomi quali affaticamento, variazioni di peso, perdita di energia.
La valutazione psicologica si avvale di colloquio clinico e strumenti conoscitivi di varia natura e mira a verificare la presenza dei sintomi depressivi. È inoltre importante capire se i sintomi riportati sono propri di un disturbo depressivo oppure sono riferibili ad un altro quadro clinico; questo è fondamentale per impostare in sinergia con il paziente un percorso terapeutico ad hoc.
Come intervenire?
Allo stato il trattamento dei disturbi dell’umore si avvale principalmente di terapia farmacologica e psicoterapia. In funzione delle caratteristiche della persona è possibile integrare i due livelli di intervento, scegliere tra le alternative il farmaco e l’approccio psicoterapeutico più funzionale studiando così una proposta su misura.