Fobia scolare: che apporto può dare la scuola?
La fobia scolare è un disturbo che colpisce circa il 2% della popolazione in età scolare ed è caratterizzato dal rifiuto persistente e irrazionale della scuola, accompagnato da sintomi somatici, manifestazioni d’ansia e di panico.
Eziologia
Fattori che possono giocare un ruolo nella genesi della Fobia scolare …
… fattori individuali quali altre problematiche psicopatologiche o organiche, tendenza al ritiro sociale e relazionale, peculiari caratteristiche personologiche, abusi o eventi tragici di cui il bambino è stato vittima o spettatore;
… fattori famigliari quali cambio di residenza e/o scuola, perdita di una persona o animale o malattia, arrivo di un fratellino, litigi, separazione o divorzio dei genitori, stile educativo coercitivo e repressivo;
… fattori scolastici quali episodi di bullismo, assenze prolungate per vacanze o malattie, vissuti di esclusione, dinamiche disfunzionali tra compagni (per esempio stile relazionale improntato sulla competizione), problemi di rendimento scolastico, metodologie didattiche inflessibili e inadatte, eccessivo utilizzo della critica e ridicolizzazione degli errori da parte degli insegnanti, forti richieste da parte dei genitori in merito alla scuola.
Spesso la fobia sociale viene affrontata non ponendo adeguata attenzione su uno degli elementi cruciali che entrano in gioco: la scuola
Ruolo della scuola
Per capire il disturbo è fondamentale focalizzare l’attenzione sul ruolo che scuola e personale scolastico giocano nella genesi e nel trattamento.
Per quanto concerne la genesi la scuola può introdurre diversi elementi stressanti nella vita di un bambino quali il bullismo, l’assenteismo, le violenze, le discriminazioni, l’atteggiamento degli insegnanti e le conseguenti relazioni alunni- insegnanti sono tutti fattori che possono contribuire al rifiuto della scuola.
Per quanto concerne la gestione della problematica il ruolo degli insegnanti è essenziale per
– identificare le difficoltà a uno stadio iniziale;
– gestire l’ambiente scolastico in modo che risulti supportivo e facilitante, garantendo anche la disponibilità di uno spazio tranquillo nel quale rifugiarsi;
– prestare attenzione ed indagare eventuali preoccupazioni legate alla scuola (quali disagio legato al recupero sul programma e alla presenza di eventuali disturbi dell’apprendimento), ai pari (quali disagio legato a bullismo, vittimizzazione, derisione), agli insegnanti
Reinserimento a scuola
Il reinserimento a scuola dovrebbe essere graduale e sarebbe importante che inizialmente il bambino vivesse solo le situazioni che gli procurano meno ansia. È importante procedere per step…
– preparare il bambino, i genitori, gli insegnanti al ritorno a scuola;
– stabilire i cambiamenti necessari sia a scuola sia a casa (oltre a fare in modo che ad accogliere il bambino siano insegnanti e bambini particolarmente graditi);
– far sì che il bambino arrivi effettivamente a scuola ogni mattina;
– stabilire procedure di monitoraggio e follow- up.