Scuola: ridefiniamo priorità
Oggi mi piacerebbe porre la mia attenzione sulla scuola.
In molte aree d’Italia siamo arrivati alla settima settimana di chiusura delle scuole. Un periodo estremamente lungo che ha generato in tutti gli attori coinvolti fatiche e difficoltà. Un periodo che ha portato genitori e docenti ad affrontare l’emergenza della scuola a distanza.
Un primo elemento che dovrebbe essere oggetto di riflessione è l’impossibilità di adeguare il “contenitore” scuola in presenza, con le sue peculiarità, alla realtà attuale, quella della didattica a distanza.
È fondamentale uno sforzo da parte di tutti in modo da lasciarsi alle spalle il “vecchio”.
Trasporre la lezione in presenza con le sue dinamiche, le sue relazioni, i suoi vissuti allo strumento online non è possibile. Il rischio che si corre è quello di limitarsi alla trasmissione di materiale didattico ed informativo che però non è fruibile direttamente ai bambini.
Come procedere affinché l’informazione che arriva ai bambini possa trasformarsi in conoscenza e quindi in competenza?
– Innanzitutto, ricordandosi che i contenuti non sono il punto di arrivo del processo di apprendimento ma il punto di partenza. I contenuti dovrebbero stimolare domande, dovrebbero stimolare il pensiero.
Da qui la necessità di essere espliciti con i bambini nella dichiarazione degli obiettivi di apprendimento. Apprendere significa trasformare le nozioni in conoscenze e competenze necessarie ad affrontare la realtà circostante e diventare così persone autonome e libere capaci di pensare.
– Investire sulla reciprocità del processo di apprendimento.
È fondamentale restare in ascolto, verificare che gli alunni siano a noi connessi, verificarne la recettività.
Come? Facendo domande, incentivandoli a farsi domande, stimolando gli approfondimenti di temi ed argomenti oggetto del loro interesse. I bambini stessi devono mettere in circolo conoscenze e competenze.
– Andare oltre il qui ed ora ed aiutare gli alunni a fare tesoro di quanto sta accadendo in questo periodo di emergenza.
Aiutare a focalizzare quanto volontariamente ed involontariamente stanno acquisendo…routine, abitudine, procedure…con l’intento di tradurre il tutto in autoistruzioni poi potenzialmente generalizzabili. I bambini stanno acquisendo molto sulle pratiche di igiene personale, sulla gestione della casa, sulla cucina…stanno sollecitando le abilità di problem solving, le abilità strategiche, stanno imparando quanto ordine e precisione siano indispensabili.
– Non perdiamo la dimensione relazionale, restiamo in ascolto ed informiamoci su di loro…senza relazione non si attiva nessun percorso nè di crescita, nè di formazione.