Intelligenza emotiva: come accrescerla nei nostri figli?
Ripropongo una interessante riflessione sull’intelligenza emotiva fatta per lo Sportello psicologico dell’IC Paccini di Sovico.
Cosa intendiamo per intelligenza emotiva?
L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni. L’intelligenza emotiva può essere coltivata e sviluppata.
Come aiutare i nostri figli ad essere più intelligenti emotivamente?
Ecco una serie di suggerimenti che possono tornare utili.
- Parla delle tue emozioni, invece di caricarlo con mille domande. Il bambino abituato a sentire i genitori che si raccontano imparerà a fare altrettanto. Ricorda di parlare di tutte le emozioni che provi. Molto spesso i genitori temono che mostrate ai propri figli le emozioni negative possa farli soffrire. È un errore! Si tratta di emozioni con le quali inevitabilmente il bambino stesso avrà a che fare. Non mostrare e non parlare con i propri figli di rabbia, tristezza, paura li ostacola nel riconoscerle e nel gestirle ed è questo infondere sofferenza. Inoltre vedere che mamma e papà cercano di nascondere certe emozioni gli insegnerà che ci sono emozioni sbagliate e lui si sentirà sbagliato nel momento in cui le proverà.
- Quando il bambino è sopraffatto dalle emozioni è importante mostrare comprensione ed empatia, non giudicare. Un bambino che si sente giudicato e non ascoltato tenderà a non ascoltare e a crescere insicuro. Tutte le emozioni sono legittime e debbono essere accettate, diversamente dai comportamenti che possono essere oggetto di confronto e discussione. Bisogna andare sempre alla ricerca del bisogno che si cela dietro i singoli gesti anche se il gesto in sé non è funzionale.
- Non giudicare le emozioni degli altri.
- Non vergognarti di tuo figlio quando sei insieme ad altre persone. Quante volte davanti agli altri capita di rimproverare per non fare brutte figure e far vedere che sappiamo educare i nostri figli. Talvolta arriviamo ad esagerare nei toni ed utilizziamo concetti che non siamo soliti utilizzare. Questo atteggiamento ferisce il bambino, lo confonde e soprattutto non ha niente a che fare con lui.
- Non cercare di evitare loro emozioni spiacevoli, di spianare loro la strada per evitargli di soffrire. L’iperprotezione rende fragili. È provando quelle emozioni spiacevoli che i bambini possono imparare a gestirle. È importante fornire loro gli strumenti per essere autonomi.