Ansia e COVID 19: attacchi di panico, cosa fare?
Gli attacchi di panico sono diventati sempre più frequenti e sempre più persone accedono al mio studio portandone esperienza.
Siamo passati dall’ansia del contagio a quella di diventare untori, dall’ansia del lockdown a quella sollecitata da una situazione di limbo, stallo che proviamo mentre guardiamo le notizie al telegiornale, vediamo oscillare il numero di positivi al COVID e aspettiamo il prossimo DPCM che ci dirà cosa sarà delle nostre vite.
Le farmacie hanno aumentato le prenotazioni di ansiolitici (circa il 35%) e antidepressivi (del 28,2): un dato che ci fa comprendere quanto il COVID stia influenzando la nostra salute mentale.
Come mai?
Oggi molti pericoli non dipendono dalle nostre esperienze. Ne veniamo a conoscenza perché sono descritti dai media e sono ingigantiti dai messaggi che circolano sulla rete. Succede così che la paura diventi eccessiva rispetto ai rischi oggettivi derivanti dalla frequenza dei pericoli. In questi casi la paura si trasforma in panico e finisce per danneggiarci.
Inoltre è bene non dimenticare che si ha più paura dei fenomeni sconosciuti, rari e nuovi, e la diffusione del Coronavirus ha proprio queste caratteristiche.
Cosa significa avere attacchi di panico?
Gli attacchi di panico sono episodi durante i quali chi ne soffre è preda di una forte ansia e paura molto intensa, senza un apparente pericolo. Insorgono per lo più in modo inaspettato e sono associati spesso a sensazione di morte imminente, perdita del controllo o paura di impazzire. I numerosi sintomi fisici presenti durante gli attacchi allarmano la persona, tra questi figurano la fatica a respirare con senso di oppressione toracica, il dolore al petto, la tachicardia e le vertigini.
Il mio respiro affannoso è ansia, attacchi di panico o COVID?
Si tratta di una domanda che spesso le persone si pongono in questo periodo…come provare a disambiguare?
Inizia ponendoti queste semplici domande:
1) ho mai avuto esperienze analoghe in passato?
2) I sintomi regrediscono in 10/15 minuti?
3) I sintomi migliorano mettendo in campo tecniche di rilassamento?
4) Oltre al respiro affannoso hai febbre e/o sintomi simil-influenzali?
Se la risposta alle prime tre domande è sì, mentre all’ultima no si tratta di ansia.
Come intervenire nell’immediato?
Mantieni i contatti con la realtà che ti circonda con i canali per te più fruibili.
Prova a rilassarti: controlla la respirazione, applica la pratica della consapevolezza immergendoti nel presente e rivolgendo la tua attenzione all’ambiente circostante.
Introduci nella tua routine giornaliera attività rilassanti.
Concentrati su ciò che dipende da te e che in quanto tale puoi controllare: attieniti alle norme anti-covid, limita attenzione per mass media ed informazione, alimenta abitudini sane.
Se permane nel tempo?
Rivolgiti ad un professionista.
Nel nostro Blog abbiamo affrontato l’argomento terapia dell’attacco di panico…prova a valutare se ti può essere di aiuto!